Strana storia quella del rapporto tra Aloe Blacc 
                  e l'Italia. Barley Arts si accorge di questo 
                  grande talento quando il suo album "Good Things" 
                  non è ancora ufficialmente arrivato nel nostro Paese 
                  e quando il singolo di successo "I Need a Dollar" 
                  è ancora sconosciuto ai più.
                  A distanza di un anno, quello stesso singolo è diventato 
                  uno dei brani più suonati dalle radio italiane nel 2011. 
                  In mezzo ci sono due date, la prima indimenticabile alla Salumeria 
                  della Musica di Milano lo scorso Aprile (sold out) e la più 
                  recente a Cuneo nel mese di Luglio al Monfortinjazz Festival.
                "Good Things" è stato pubblicato 
                  in Italia la scorsa estate e lo scorso 2 Settembre è 
                  uscito il nuovo singolo "Green Lights", degno 
                  erede di quella "I Need a Dollar" che ha consacrato 
                  Aloe Blacc a re del soul del nuovo millennio 
                  (il brano è arrivato alla n°1 in tutta Europa). Il 
                  trentaduenne cresciuto a Los Angeles da genitori panamensi, 
                  ha saputo costruire un album che si stacca completamente dalle 
                  sue esperienze passate, nelle quali prevaleva ancora l'hip hop. 
                  Dallo stesso singolo "I Need a Dollar" - 
                  già utilizzato nella serie How To Make It In America 
                  – alla semi ballad strappalacrime "Momma Hold 
                  My Hand", attraverso il monito "Hey Brother", 
                  "Good Things" è un viaggio a tinte 
                  chiaroscurali nell’America nera, quella che quotidianamente 
                  lotta per l’autodeterminazione e l’affermazione 
                  sociale. 
                Laureatosi nel 2001 presso la University of Southern California, 
                  Aloe è l’archetipo del nuovo intellettuale di colore, 
                  che fa riferimento ad Henry David Thoreau e Ralph Waldo Emerson, 
                  all’esistenzialismo francese, come a Oprah Winfrey, Tavis 
                  Smiley e Cornel West. Promettente MC agli esordi Aloe è 
                  oggi un fine scrittore, che puntella i suoi testi con i suoni 
                  del vecchio e nuovo ghetto.